Michele Colajanni

Conseguita la laurea presso l’Università di Pisa e il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria dell’Informazione presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, è divenuto ricercatore presso il medesimo Ateneo nel 1994. 

Dopo essere stato visiting researcher scientist presso il Centro di Ricerca IBM T.J. Watson, New York, nel 1996, ha assunto la cattedra d’Ingegneria informatica nel 2000, prima all’Università di Modena e Reggio Emilia, ora, dal 2021, all’Università di Bologna.

Oltre ad essere stato assegnista di numerosi altri contratti di ricerca, su tutti con il CNR, il MIUR, lo Stato Maggiore di Difesa e la Comunità Europea, si è distinto in particolare per aver fondato numerosi progetti di successo, come ad esempio:

CyberLab, che vede l’Università di Modena e Reggio Emilia in partnership con la Tel Aviv University;

la prima Cyber Academy italiana per la formazione di hetical hacker (i cc.dd. “hacker buoni”);

il Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza e Prevenzione dei Rischi (CRIS) presso l’Università di Modena e Reggio Emilia;

il corso di perfezionamento in Cybersecurity Management, fiore all’occhiello della Bologna Business School.

Svolge quindi la sua attività di ricerca principalmente nell’ambito della cyber security e della cyber intelligence, sia dal punto di vista tecnologico che manageriale. 

La Sua esperienza, riconosciuta anche oltre i confini nazionali, in tali ambiti, lo ha portato a specializzarsi in particolar modo nella progettazione e testing di sistemi scalabili e resilienti, sfruttando appieno le potenzialità dei processi di big data analytics, machine learning e deep learning.

È molto rinomato il Suo lavoro sul miglioramento degli aspetti progettuali, implementativi e modellistici dei paradigmi di sicurezza dei sistemi distribuiti ad alte prestazioni ed elevata affidabilità.

È molto attivo sul fronte della divulgazione e del superamento del digital divide: ha infatti firmato oltre 200 tra articoli, servizi giornalistici, pubblicazioni su riviste, monografie scientifiche e atti di congressi internazionali, venendo anche nominato Componente di circa 150 Comitati Scientifici di conferenze, nazionali ed internazionali.

Conseguita la laurea presso l’Università di Pisa e il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria dell’Informazione presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, è divenuto ricercatore presso il medesimo Ateneo nel 1994. 

Dopo essere stato visiting researcher scientist presso il Centro di Ricerca IBM T.J. Watson, New York, nel 1996, ha assunto la cattedra d’Ingegneria informatica nel 2000, prima all’Università di Modena e Reggio Emilia, ora, dal 2021, all’Università di Bologna.

Oltre ad essere stato assegnista di numerosi altri contratti di ricerca, su tutti con il CNR, il MIUR, lo Stato Maggiore di Difesa e la Comunità Europea, si è distinto in particolare per aver fondato numerosi progetti di successo, come ad esempio:

CyberLab, che vede l’Università di Modena e Reggio Emilia in partnership con la Tel Aviv University;

la prima Cyber Academy italiana per la formazione di hetical hacker (i cc.dd. “hacker buoni”);

il Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza e Prevenzione dei Rischi (CRIS) presso l’Università di Modena e Reggio Emilia;

il corso di perfezionamento in Cybersecurity Management, fiore all’occhiello della Bologna Business School.

Svolge quindi la sua attività di ricerca principalmente nell’ambito della cyber security e della cyber intelligence, sia dal punto di vista tecnologico che manageriale. 

La Sua esperienza, riconosciuta anche oltre i confini nazionali, in tali ambiti, lo ha portato a specializzarsi in particolar modo nella progettazione e testing di sistemi scalabili e resilienti, sfruttando appieno le potenzialità dei processi di big data analytics, machine learning e deep learning.

È molto rinomato il Suo lavoro sul miglioramento degli aspetti progettuali, implementativi e modellistici dei paradigmi di sicurezza dei sistemi distribuiti ad alte prestazioni ed elevata affidabilità.

È molto attivo sul fronte della divulgazione e del superamento del digital divide: ha infatti firmato oltre 200 tra articoli, servizi giornalistici, pubblicazioni su riviste, monografie scientifiche e atti di congressi internazionali, venendo anche nominato Componente di circa 150 Comitati Scientifici di conferenze, nazionali ed internazionali.