Il comparto ceramico sta vivendo un periodo di stagflazione, Federica Minozzi CEO di IRIS Ceramica Group ospite del think tank Dialoghi guarda al futuro.

Credo che in tutti i periodi di difficoltà, di crisi – nel senso etimologico del termine -, siamo chiamati a fare delle scelte importanti. Già prima delle due grandi crisi dell’ultimo periodo, pandemia e guerra in Ucraina, il mondo stava andando verso una transizione energetica, oggi che stiamo vivendo un aumento dei costi importante, che è destinato a peggiorare, la direzione per chi fa impresa, soprattutto nel nostro territorio, è quella.

Federica Minozzi, CEO di Iris Ceramica Group, interventua alla tavola rotonda organizzata dal think tank modenese Dialoghi sul tema degli scenari di guerra e nuovi assetti geopolitici: l’impatto sulle imprese.

L’Amministratrice Delegata del primo gruppo italiano per quanto riguarda la produzione di lastre in gres porcellanato di alta gamma si è confrontata con la Vice Ministra degli Affari Esteri Marina Sereni, il docente di Economia delle fonti energetiche all’Università di Torino Massimo Nicolazzi, l’esperto di diritto delle nuove tecnologie Vittorio Colomba e il presidente di LAPAM Confartigianato Modena e Reggio Emilia Gilberto Luppi.

Durante la tavola rotonda è emerso con forza che gli allarmi che oggi risuonano, come l’aumento dei prezzi dell’energia e il costo delle materie prime, erano già presenti negli scorsi mesi “Il problema del costo del gas è iniziato già ad ottobre” ha ribadito la Minozzi che ha però indicato la strada: “Già in passato il nostro distretto ha visto il passaggio dalla produzione da diesel a gas, fu proprio Romano Minozzi allora a capo di Assopiastrelle (oggi Confindustria ceramica) a siglare l’accordo con SNAM, il futuro è il passaggio da gas ad idrogeno”.

Un futuro, le cui basi,  il gruppo guidato dalla Minozzi ha già iniziato a costruire oltre un anno fa, quando il gas costava 17€/megawatt, con un progetto innovativo che vedrà lo stabilimento di Castellarano (in provincia di Reggio Emilia) produrre lastre in gres porcellanato di alta gamma con un blend di idrogeno e gas. Già entro la fine del 2022 verrà inserito un 5-10% di idrogeno, non autoprodotto, per arrivare al 50% di idrogeno autoprodotto utilizzato tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024.

Ma l’imprenditrice guarda oltre: “E’ già allo studio di fattibilità, assieme ad un nostro partner tecnico, un forno capace di funzionare unicamente ad idrogeno. Già negli anni 60 mio padre (l’imprenditore Romano Minozzi ndr) attaccava in fabbrica cartelli con l’equazione economia=ecologia, oggi quell’equazione è vera più che mai”.